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Camminando nella storia

Cominciamo l'itinerario dal Santuario di Oropa, il più celebre del Piemonte e uno dei più grandiosi del mondo cristiano, costruito progressivamente attorno al primitivo sacello ove si custodisce la statua della Madonna Bruna, che la tradizione vuole portata qui da S. Eusebio.
Scendendo dal Santuario lungo la verde valle del suo torrente, ci fermiamo a Pralungo, per una visita alla Chiesa parrocchiale di Santa Maria della Pace, costruita nel 1600, che custodisce preziose opere scultoree di Bartolomeo Termine; di interesse è anche la visita alla chiesa barocca della Santissima Trinità e alla piccola parrocchiale della frazione Sant'Eurosia.
A Tollegno, in località Curavecchia, troviamo l'antica Chiesa Parrocchiale di San Germano Vescovo di Auxerre, abbandonata da oltre un secolo ed in cattivo stato di conservazione. Quello che si vede oggi, permette comunque di scorgere l'originale impianto romanico. Legati alla tradizione industriale, troviamo poi: lo stabilimento Lana Gatto, la Filatura e Tessitura di Tollegno e il Villaggio Filatura.
Da Tollegno il percorso prosegue verso Miagliano dove si trova il complesso dell'ex Cotonificio Poma, uno dei primi stabilimenti costruiti nel secolo scorso, con annesso il Villaggio operaio, ormai considerato una delle più importanti testimonianze di archeologia industriale biellese. Di notevole interesse è pure la visita alla chiesa parrocchiale.
Si prosegue per Sagliano Micca dove troviamo la casa natale di Pietro Micca, la Cappella della Trinità con abside del secolo XVI, e, nella chiesa parrocchiale, alcune opere di Pietro Antonio Serpentiere.
Raggiunto Tavigliano per uno sguardo alla facciata juvarresca della chiesa parrocchiale dedicata alla SS. Trinità e S. Carlo, scendiamo ad Andorno Micca, dove merita attenzione particolare la chiesa parrocchiale di S. Lorenzo, più volte rimaneggiata e ben diversa dall'originale struttura del X secolo. L'antica facciata, opposta a quella attuale, dalle semplici linee goticheggianti, è ornata da pregevoli terrecotte smaltate. L'attuale campanile è il più alto del Biellese; all'interno è conservata la pala dell'altare maggiore, opera di Bernardino Galliari. Di grande interesse l'antica commenda dei Cavalieri di Malta, presso la casa di riposo e la parrocchiale di San Giuseppe di Casto che conserva una Via Crucis e un Crocifisso di Pietro Antonio Serpentiere.
Proseguiamo lungo la strada che costeggia il Cervo, prendendo poi la deviazione per raggiungere, attraverso Ronco Biellese, Ternengo, ove a testimonianza dei fasti medioevali è rimasto uno scenografico castello (di proprietà privata) con la torre rotonda in mattoni.
Attraverso Brich Moncucco si riscende a Ronco Biellese dove nella chiesa parrocchiale si possono ammirare i pregevoli lavori di legno scolpito di Bartolomeo e Antonio Termine, oltre alla Via Crucis del Serpentiere.
Infine raggiungiamo Zumaglia, in cui di notevole interesse è l'area protetta del Brich. Dell'antico castello smantellato nel 1558 restano solo alcune tracce originali, fra queste la cisterna e una cella in cui fu rinchiuso per vent'anni il capitano Pecchi. Il luogo offre una bellissima vista panoramica sul Biellese. Ancora a Zumaglia merita una sosta per una breve visita alla chiesa parrocchiale.