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10 - La Via Alpina



Luogo di partenza: Ospizio Sottile
Luogo di arrivo: Issime
Dislivello:
Tempo di percorrenza: 7 ore + 7 ore


Lasciato l'Ospizio "Sottile" si scende sul versante della Valle di Gressoney seguendo il sentiero ben marcato. La discesa si presenta a tratti piuttosto ripida e termina nella frazione Valdobbia. Raggiunta la strada regionale la si ridiscende, svoltando a sinistra per circa 2 km fino a Mettien dove si trovano le indicazioni per Loo. Occorre qui iniziare una nuova salita che, attraverso gli alpeggi di Loo, Bodma e Loo Superiore, conduce infine all'incrocio con la GTA nel tratto che collega l'alpe Macagn con il Rifugio Rivetti. Si imbocca la GTA svoltando a destra e raggiungendo così il colle Lazoney. Il sentiero prosegue ora quasi in piano, con leggere ondulazioni fino al colle della Mologna Grande (2364 m), dove la Via Alpina e la GTA entrano in territorio Biellese. Valicato il colle, si segue il sentiero che in pochi minuti conduce al rifugio Rivetti (2150 m) dove è posto l'arrivo della numero 17. La tappa numero 18 inizia ridiscendendo la mulattiera E60 fino alle baite dell'alpe Lavazey (2043 m) dove, guidati da scritte e segnali sui massi inizia la traversata contraddistinta dal segnavia E69 (qui si abbandona nuovamente il percorso della GTA). Il sentiero, oltrepassato un piccolo prato dietro l'alpeggio, sale tra grossi massi e sormonta un dosso erboso. Successivamente, a mezza costa, scende ripido a ridosso di alte pareti, andando a raggiungere la mulattiera che sale al colle della Mologna Piccola (itinerario 26) a quota 1900 m. si segue la mulattiera in leggera discesa per un breve tratto fino a che altre scritte e segnali sui massi ci invitano ad abbandonarla. Si prosegue lungo il suggestivo sentiero della traversata che raggiunge in breve il passo delle Capre (1930 m) fra alcuni larici addossati al caratteristico intaglio roccioso. Con breve discesa al di sopra dell'alpe Mologna Piccola Inferiore, si incrocia subito il sentiero E66 e poi, con brevi svolte, raggiunge l'incantevole conca dove sono ubicati il lago Riazzale (2040 m) e la bella casera dell'alpe Mologna Piccola Superiore (2069 m). Dalla baita si sale dapprima a destra e successivamente a sinistra. Si attraversa quasi in piano l'alta valletta fra dossi erbosi e freschi ruscelli fino a giungere al laghetto della Bosa e al vicino colletto omonimo (2150 m) dove la numerazione della traversata cambia e da E69 diventa E59. Su prati ripidi si raggiunge il bivio E51 dove giunge il sentiero dal Vallone dell'Ambruse. Si prosegue dapprima per sentiero e poi per tracce a tratti disagevoli, fra pietraie e bassa vegetazione, fino a raggiungere un dosso con vista sull'opposto selvaggio versante. Si prende a destra per sentiero rettilineo che poi si abbandona per risalire una ripida dorsale. Successivamente si attraversa a mezza costa il valloncello poco al di sotto della cresta per raggiungere il passo Ambruse (2250 m), displuvio tra l'omonimo vallone e quello del Cervo (ampio panorama con stupenda vista sul lago della Vecchia). Sempre per tracce su ripide rive erbose, rocce e placconate si scende al colle Chaparelle (2210 m - bella vista sul versante gressonaro sopra Niel). Per sentiero, su chine prative, canaloni ed infine su pascoli erbosi, si giunge al Rifugio della Vecchia (1872 m), recentemente ristrutturato. Proseguendo l'itinerario, in 10 minuti si giunge al Lago (1858 m). A monte della mulattiera, prima della vista del lago, sono incisi su un grosso masso, la Vecchia e l'orso (leggenda). Costeggiando la sponda e superata, con un lungo tornante, una sella erbosa a lato di un promontorio, il lago sparisce alla vista e con alcune svolte e un tratto rettilineo, la mulattiera guada il rio che scende dal Colle (ultima acqua). Quindi percorrendo un altro ampio tornante, a fianco del quale insorge una grotta nella roccia (un riparo in caso di pioggia), si guadagna il caratteristico Colle a forma di V (2187 m). Poco oltre il colle, seguendo la mulattiera che prosegue per scendere a Gaby, nella Valle di Gressoney, si possono scorgere, scolpite nella roccia, le immagini di due valligiane delle due vallate, che si salutano in un'immagine iconografica celebrativa dell'opera del Senatore Federico Rosazza che fece costruire la mulattiera. Proseguire ora lungo la mulattiera che scende fino a valle dell'abitato di Gaby dove si raggiunge nuovamente la strada regionale della valle di Gressoney che si dovrà percorrere per circa 2 km, svoltando a sinistra fino al paese di Issime dove è posto l'arrivo della tappa numero 18. Quanti volessero evitare di scendere due volte nella valle di Gressoney, potranno unire in un'unica tappa le tappe 16 e 17. In questo caso, lasciato S. Antonio di Val Vogna si dovrà risalire la stessa valle seguendo il percorso GTA fino a poco oltre l'alpe Peccia e poi, anziché voltare a destra in direzione dell'Ospizio Sottile, mantenere il percorso a sinistra (ancora GTA). Si dovranno oltrepassare le alpi Buzzo, Pioda, Camino e Macagn, raggiungere il passo del Macagn e ridiscendere fino alla conca sottostante dove si incrocia il sentiero proveniente, da destra, dall'alpe Loo superiore. A questo punto, seguendo sempre la GTA, si riprende l'itinerario della Via Alpina (tappa 17).