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26 - Piedicavallo - Colle Mologna Piccola



Luogo di partenza: Piedicavallo
Luogo di arrivo: Colle Mologna Piccola
Dislivello: 1168 m
Tempo di percorrenza: 2 ore 45 min


26 - Piedicavallo - Colle Mologna Piccola


Da Piedicavallo (1037 m) si imbocca la mulattiera che sale fiancheggiando la Chiesa Parrocchiale. In alternativa, se si lascia l'auto al Parco delle Ravere, si sale alla piazzetta del parcheggio poco più in alto e, lasciando a sinistra la mulattiera che sale al Lago della Vecchia, si segue il selciato che sale tra le abitazioni. Attraversato un ponticello in ferro e legno, ancora tra le case, si svolta a sinistra e ci si immette nella mulattiera (E60). Poco più avanti si attraversa un rio ed il percorso prosegue in moderata pendenza assai vicino al torrente Mologna in luoghi ombrosi per la presenza di folti alberi. Dopo una cappella piuttosto malandata, la mulattiera accentua la pendenza e con due svolte ravvicinate si inoltra nella frazione Montà, un suggestivo gruppo di case rustiche con un oratorio, costruito sull'orlo del pianoro morenico lasciato dal fronte del ghiacciaio in un intervallo della fase di ritiro, e successivamente lavorato dalle acque. A questo punto la valle cambia aspetto, sia dal punto di vista morfologico, in quanto si amplia, sia da quello botanico, poiché la vegetazione assume ora caratteri eliofili. Attraversata la Montà, poco più a monte si perviene al ponticello che conduce al ponticello che conduce alle Piane, gruppo di casolari sul detto ripiano morenico. Lasciato a sinistra il ponticello, la mulattiera continua a salire dolcemente sempre sulla sinistra orografica del torrente. Ben presto appare la rupe sulla quale poggia il rifugio Rivetti, mentre vicina si alza la costruzione dell'ex ristoro Olimpia; più in alto di questo è visibile la caratteristica sagoma rocciosa della Mitria. Dopo qualche svolta si giunge all'alpe Anval (1643 m). Qui è posto un bivio; il frequentato sentiero di destra conduce al Rifugio Rivetti, mentre la mulattiera (E65) svolta a sinistra verso il greto del torrente Mologna qui sovrastato da una scoscesa parete rocciosa che prosegue verso monte a formare la separazione tra il vallone della Mologna Piccola e la testata del vallone della Mologna Grande. Si cammina sulle pendici dello sperone dirigendosi verso il rio che scende quasi in linea retta dal colle fino alla sottostante confluenza. Lo si attraversa a quota 1742 m per andare sull'altro versante, sempre in ascesa moderata, e si torna verso il centro del vallone. Si infittiscono le svolte, l'ambiente assume aspetti più alpestri, specie verso la sinistra orografica, mentre sul lato opposto appaiono begli esemplari di conifere. Si raggiunge così il colle della Mologna Piccola (2205 m), uno stretto intaglio al cui centro campeggia un rilievo roccioso e dove la vista è ancora limitata dalla punta Serange e dai Gemelli. Dal colle è possibile scendere fino a Gaby, nella Valle di Gressoney, oppure percorrere la cresta che sale ai Gemelli per poi raggiungere il colle della Mologna Grande e il Rifugio Rivetti (quest'ultima traversata è limitata ad escursionisti con competenze alpinistiche).

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