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Dal centro alle frazioni

Dal centro alle frazioni


Il capoluogo di Quittengo, con la sede municipale e l’oratorio dedicato ai SS. Rocco e Grato, disposto ad arco ed adagiato sul pendio, è diviso in due parti speculari del rio omonimo; presenta antiche pitture murali, una meridiana affrescata e particolari strutturali e architettonici di interesse documentario. Oriomosso ha un suo cimitero consortile costruito nel 1897, disposto sul crinale della montagna, di grande suggestione e rilevante effetto scenografico; nel 1920 la sua chiesa secentesca dedicata alla Purificazione della Beata Vergine fu eretta in Parrocchia. È un sito di alto interesse ambientale, con edifici di pregevole architettura, dal quale si colgono panorami vasti sulla pianura e sulle montagne della Valle. Rialmosso, con Tomati, ha un proprio cimitero e un oratorio dedicato ai SS. Giacomo e Filippo Apostoli, già parrocchia, la prima dell’Alta Valle a staccarsi, nel 1606, dalla chiesa matrice di Campiglia. Nella villa Piatti di Roreto, per molte estati, negli ultimi decenni dell’Ottocento, ospite della famiglia valligiana di grandi costruttori, soggiornò Edmondo De Amicis, che con la frequenza delle visite e la conoscenza dei luoghi e delle persone diventò un estimatore della Valle e dei suoi abitanti, scrivendo pagine di grande intensità; interessante l’architettura del complesso, con la torre a pianta circolare, l’orologio, la meridiana e gli alti terrazzamenti gradonati in muratura di pietrame a sostegno degli orti. Sassaia, presenta un’architettura tradizionale, dominata dalla pietra, e un impianto urbanistico compatto di grande pregio documentario, con vicoli di ridotte dimensioni e sottopassi stradali a volta e rettilinei, che mantengono continuità nell’edificato e consentono di percorrere la borgata, pressoché al coperto, nei periodi di pioggia e di innevamento.