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INTRODUZIONE

Introduzione

Collina, montagna, storia, tradizioni, industria, natura. Sono solo alcuni degli elementi che può regalare un viaggio nei paesi che oggi compongono la Unione Montana Valle del Cervo-La Bürsch. Andorno Micca, Sagliano Micca, Miagliano, Tollegno, Pralungo, Zumaglia, Ronco Biellese, Ternengo, Tavigliano, Quittengo, San Paolo Cervo, Campiglia Cervo, Rosazza, Piedicavallo: ce n'è davvero per tutti i gusti, in questi quattordici piccoli centri la cui maggioranza segue fedelmente il percorso del torrente che attraversa anche la città di Biella.
Della storia di questo territorio, ad esempio, ci parla Andorno Micca, il centro che fu sede del marchesato, poi del mandamento e della pretura.
Di formazione e cultura ci lascia invece testimonianza Campiglia Cervo, storica sede di quelle Scuole edìli che divennero tra le più importanti del Piemonte.
Miagliano e Tollegno, con i loro villaggi operai, ci ricordano del passato industriale che fu la gloria di questi paesi, mentre Piedicavallo, centro alpestre dalle irrinunciabili suggestioni paesaggistiche, sposta il nostro sguardo sulla ricchezza naturalistica che da sempre contraddistingue la valle.
Pralungo, con il suo patrimonio di castagneti e pascoli, ci offre un pacifico rifugio da voci e rumori, Quittengo ci rammenta l'operosità di un popolo che seppe cavare dalla roccia il suo sostentamento, Zumaglia e il suo Brich ci regalano scorci di romantica bellezza. Rosazza, invece, ci parla delle evoluzioni umane con il suo storico percorso da centro rurale ad ambito luogo di villeggiatura, mentre Sagliano Micca riconduce la mente ai ricordi scolastici legati a quel tale Pietro Micca che, nato proprio qui, finì col sacrificarsi per salvare Torino.
San Paolo Cervo ci accompagna alla scoperta delle sue borgate che sanno già di atmosfera montana, mentre Tavigliano ci lascia immaginare, con i segni del suo curioso impianto urbanistico originario, la storia che lo vide protagonista.
Infine Ternengo ci prende per mano in un'imperdibile passeggiata tra frazioni e cortili, e Ronco ci lascia liberi di scoprire quel che un passato di artigiani ha lasciato in eredità al mondo presente.
E non c'è nulla, in tutto questo, che meriti di essere trascurato.



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