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Il villaggio operaio della Filatura di Tollegno

Anche questo complesso edilizio, così come quello coevo Rivetti - Trossi di Vigliano e quello Poma di Miagliano, sorto cinquant’anni prima, rientra nel novero dei villaggi operai autosufficienti realizzati dagli imprenditori per garantirsi una numerosa manodopera stabile in prossimità del luogo di lavoro, che non fosse distolta da altre occupazioni, come fino ad allora era avvenuto, specie nei borghi a prevalente economia rurale. Il quartiere comprende 16 edifici residenziali, a due piani fuori terra, contigui al fabbricato industriale della filatura, realizzati a partire dal 1903, oltre agli edifici collettivi, costituiti da dopolavoro, lavanderia, spaccio di alimentari e dormitorio, capace di contenere 300 posti letto; nei 383 vani, compresi nelle 105 unità immobiliari residenziali costruite, potevano essere ospitate fino a 700 persone. Ancora nel 1934 la consistenza operaia della filatura superava le 1.700 unità, con 44 impiegati e 1.670 operai, di cui 580 uomini e 1.090 donne. Nel 1979 l’azienda iniziò a vendere gli alloggi agli inquilini, già suoi dipendenti e, nello stesso anno, l'amministrazione comunale sottopose l’intera area del villaggio a Piano di Zona per l’edilizia economica e popolare per avviarla ad un graduale recupero funzionale e qualitativo, nel rispetto dell’impianto urbanistico e distributivo originario.